smart working

Smart working: passato, presente e futuro

Smart working: significato e storia

Lo smart working, letteralmente tradotto come “lavoro intelligente”, sta in realtà ad indicare una modalità lavorativa specifica che prevede una certa flessibilità in termini di luogo e ore di lavoro. La traduzione più corretta sarebbe quindi quella di “lavoro agile”, ovvero meno legato a obblighi e condizioni rigide.

Lo smart working prevede infatti una maggiore autonomia nella scelta del luogo in cui svolgere la prestazione e nel numero di ore lavorate. Un approccio di questo tipo è quindi maggiormente orientato agli obiettivi e agli effettivi risultati raggiunti dal lavoratore. Il lavoro agile si basa perciò su una concezione del lavoro innovativa, che mette al centro le esigenze e i bisogni del dipendente. In questo modo, infatti, il lavoratore può godere di una maggiore libertà e scegliere le modalità più congeniali per svolgere la prestazione professionale. 

Smart working: un po’ di storia

D’altra parte, lo smart working nasce proprio per offrire più autonomia al lavoratore, ottimizzando al tempo stesso costi e produttività. Questo concetto viene elaborato per la prima volta in Olanda negli anni ’90, ma in Italia si è affermato solo negli ultimi anni per poi diventare cruciale con l’avvento della pandemia.

L’esigenza di continuare a lavorare nonostante le distanze ha infatti reso necessaria l’adozione dello smart working dalla maggior parte delle aziende italiane. Se quindi fino a poco tempo fa il lavoro agile era relegato a pochi casi e praticato sporadicamente solo in alcune società, oggi rappresenta la principale modalità lavorativa. Gran parte delle aziende, infatti, consentono di lavorare in smart working per un minimo di 2-3 giorni a settimana. 

Evoluzione del lavoro digitale: gli strumenti necessari

Naturalmente, per mettere in pratica questo tipo di approccio occorrono tutta una serie di strumenti e infrastrutture ad hoc. Per far sì che i dipendenti possano comunicare e scambiare informazioni e documenti, è necessario infatti poter disporre di software e applicazioni in grado di promuovere il lavoro digitale.

L’azienda, ad esempio, deve poter contare su una rete internet veloce e dalle alte prestazioni, che consenta di sostenere tranquillamente videochiamate e permetta lo scambio di file e documenti anche molto pesanti. Non solo, anche il lavoratore deve poter disporre di un’infrastruttura ad hoc, che gli permetta di lavorare comodamente da casa senza alcun tipo di disagio. 

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Smart working: la connessione ultra veloce di Sonicatel

A questo proposito, ad esempio, noi di Sonicatel offriamo SuperSonica, una connessione wireless con fibra ottica FTTH, perfetta per famiglie e professionisti.

Nello specifico, è possibile scegliere fra l’offerta MyHome, che prevede internet illimitato con velocità da 30 a 100 Mbps, un collegamento attivo h24 ottimizzato per lo streaming e repeater di segnale per connettere tutta la casa, fra i servizi opzionali.

Non solo, MyHome include anche una linea telefonica, con chiamate illimitate verso i numeri fissi.

Chi invece desidera prestazioni più elevate, potrà optare per Fibersonica, la connessione con fibra ottica ultra veloce che consente di navigare ad una velocità fino a 1 giga in download e 300 mbps in upload. In questo modo sarà possibile prendere parte a videochiamate e scambiare documenti con i tuoi colleghi senza alcun problema.

Queste soluzioni consentono perciò di lavorare in smart working anche sette giorni su sette, offrendo prestazioni elevate e una connessione stabile e sicura. D’altra parte questa modalità lavorativa è ormai sempre più presente in azienda ed è immaginabile che anche in futuro lo smart working sia destinato a crescere ulteriormente.

D’altra parte i vantaggi sono numerosi e non riguardano soltanto i dipendenti. Il lavoro agile consente infatti un notevole abbattimento dei costi, aspetto non da poco per un’azienda, ma soprattutto permette di incrementare la produttività, eliminando ritardi e tempi morti.